LA MOLISANA MAGNOLIA, OPENING DAY ANCORA UNA VOLTA FELIX: SI ARRENDE ANCHE SASSARI

BANCO DI SARDEGNA DINAMO SASSARI 57

LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 79

(14-18, 30-38; 45-59)

SASSARI: Carangelo 6 (1/3, 1/5), Joens 13 (2/10, 2/4), Raca 4 (2/6, 0/2), Hollingshed 22 (5/9, 4/8), Kaczmarczyk 8 (4/6); Toffolo 4 (2/2), Togliani (0/3), Crudo (0/1). Ne: Carta e Spiga Trampana. All.: Restivo.

CAMPOBASSO: Trimboli 6 (3/3, 0/2), Morrison 16 (6/10), Mištinová 13 (5/9, 1/5), Dedić 16 (6/12, 0/2), Kunaiyi 14 (6/7); Šrot (0/1 da 3), Kacerik 3 (1/2), Quiñonez 11 (5/9, 0/2), Giacchetti (0/1 da 3), Narvičiūtė, Del Sole, Vitali. All.: Sabatelli.

ARBITRI: Yang Yao (Verona), Cassina (Monza Brianza) e Frosolini (Grosseto).

NOTE: tiri liberi: Sassari 4/6; Campobasso 12/17. Rimbalzi: Sassari 33 (Hollingshed 7); Campobasso 35 (Kunaiyi 12). Assist: Sassari 13 (Carangelo 4); Campobasso 20 (Mištinová 5). Progressione punteggio: 7-9 (5’), 21-28 (15’), 36-47 (25’), 52-63 (35’). Massimo vantaggio: Sassari 1 (7-6); Campobasso 22 (57-79).

 

Non c’è due senza tre, ammonisce un antico e (quanto mai) saggio adagio popolare. E, da parte sua, La Molisana Magnolia Campobasso si conforma al meglio ad un simile insegnamento proseguendo la sua tradizione positiva negli Opening Day. Dopo il successo a Moncalieri su Empoli e a Sassari su Lucca, stavolta, le rossoblù di coach Mimmo Sabatelli non lasciano scampo alla Dinamo Sassari che, salvo per due lampi nel primo quarto, è sempre all’inseguimento dei #fioridacciaio, capaci al termine di mandare quattro elementi in doppia cifra con la pivot nigeriana Kunaiyi che sigla l’ennesima ‘doppia doppia’ della sua carriera in Italia.

ROTAZIONI PETERSONIANE Con un pressing asfissiante sul capitano delle sarde Carangelo, le campobassane riescono ad imbrigliare il gioco delle sarde che finiscono per subire l’avvio veemente delle campobassane (0-4), reagendo però e portandosi avanti. Le magnolie provano a dare vita ad un nuovo strappo, ma le isolane impattano a nove. Coach Sabatelli – per tenere alti i ritmi – fa ruotare altre cinque giocatrici oltre allo starting five e così le molisane prendono due possessi pieni di margine in due circostanze (10-16 prima e 12-18 poi) ed avendo quattro punti di margine al 10’.

SALE IL DIVARIO Un ulteriore strappo delle campobassane vale il primo margine in doppia cifra (14-24). Le rossoblù ampliano il margine a quindici lunghezze (21-36) con i canestri di Mištinová e Morrison ed i due tiri liberi trasformati da Dedić. Sassari prova a reagire, ma, all’intervallo lungo, le campobassane hanno qualcosa come otto punti di margine da gestire (30-38)

RESILIENZA E FUGA Al rientro dagli spogliatoi le isolane provano a reagire e si riportano sino al meno cinque (36-41), ma un 8-0 in cui grande protagonista è Blanca Quiñonez allontana nuovamente le campobassane che arrivano sul +13 del 36-49, costringendo le sarde a rifugiarsi in un time-out. Al rientro le rossoblù volano anche sul +17 (37-54) con Trimboli, Quiñonez ed un tiro libero di Kacerik. Morrison sigla il +19 (40-59) prima di cinque punti Dinamo che chiudono il quarto dell’ulteriore strappo.

APOTEOSI SUL PARQUET Una preziosissima Kunaiyi è il barometro delle magnolie nell’ultimo periodo, facendosi sentire oltre che in attacco, anche in difesa e facendo la voce grossa a rimbalzo. Il margine raggiunto tocca quota venti e, di fatto, fa scorrere i titoli di coda sulla contesa con il massimo vantaggio del +22 sul finale e la presenza sul parquet anche di Laura Del Sole ed Alessia Vitali.

GIOIA INFINITA Coach Mimmo Sabatelli, al termine, non nasconde il proprio entusiasmo: «Abbiamo dato vita ad una prestazione incredibile con un’intensità clamorosa sia in attacco che in difesa. È una vittoria meritata, frutto di un grandissimo lavoro da parte delle ragazze che si sono applicate al meglio sul parquet, portando a frutto quanto preparato alla vigilia».

Poi, soffermandosi sulle dieci rotazioni del primo quarto, aggiunge: «Questa squadra deve avere intensità e ritmo e poter ruotare dieci elementi è una condizione non marginale. Poi, nel terzo quarto, abbiamo ruotato meno quando siamo andati a dare lo strappo, ma tutte le giocatrici del nostro roster sanno di poter dare il proprio contributo. Questa, comunque, è solo la prima gara: ci godiamo il successo, ma siamo consapevoli di dover lavorare ancora e di essere chiamare a lottare ancora più sodo nelle prossime gare».

Resta, però, la soddisfazione di aver avuto cinque elementi in doppia cifra: «Se difendiamo bene, il nostro attacco si esprime al meglio. Al rientro dagli spogliatoi, abbiamo finito per forzare le soluzioni e lì c’è stato un black-out, ma abbiamo avuto la bravura di non disunirci e non consentire a Sassari di rientrare».

E di aver imbrigliato un elemento del calibro di Carangelo: «Il pressarla alta senz’altro ci ha avvantaggiato perché, non consentendole di giostrare il gioco, loro hanno perso un punto di riferimento, fermo restando però l’ampio valore di un gruppo di spessore assoluto».

RITORNO ALL’ARENA Per i #fioridacciaio, ora, ci sarà l’opportunità – dopo tre settimane – di rientrare all’Arena. Domenica 8 ottobre, con palla a due alle ore 18, le rossoblù andranno ad affrontare l’Oxygen Roma, club new entry per la Techfind Serie A1, dell’ex assistant coach campobassano Vincenzo Di Meglio, a riposo in questo primo turno, ma forte di un organico di assoluto rilievo. Dalla loro, però, le rossoblù cercheranno di difendere l’inviolabilità dell’impianto amico (l’ultimo stop in campionato c’è stato l’8 gennaio con Venezia, ndr), forti anche del calorosissimo sostegno dei propri supporter.