SISAS PALLACANESTRO PERUGIA 59

LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 76

(17-22, 33-33; 42-60)

PERUGIA: Olajide 19, Soli, Ricci 2, Aquinardi 10, Cragnolino 8; Manganello 6, Vescovi 4, Cardinali 10, Riccioni. Ne: Murillo Iraola. All.: Posti.

CAMPOBASSO: Del Sole 6, Giacchetti 3, Quiñonez 34, Vitali 4, Trozzola 5; Moscarella Contreras 12, Bocchetti 4, Moffa, Baldassarre 6, Mascia 2, Lallo. All.: Dragonetto.

ARBITRI: Doronin (Perugia) e Fazzino (Terni).

NOTE: spettatori presenti stimabili sulle 400 unità. Progressione punteggio: 4-9 (5’), 26-24 (15’), 36-49 (25’), 48-68 (35’). Massimo vantaggio: Perugia 2 (33-31); Campobasso 23 (50-73).

 

Conquista la finalissima dei playoff nel girone di serie B con Umbria e Marche La Molisana Magnolia Campobasso. Dopo aver centrato il successo di otto in gara uno (72-64), le giovani magnolie si superano in gara due dando vita ad una prova di applicazione assoluta con una difesa da applausi ed un attacco in gran ritmo che finiscono per demolire letteralmente la resistenza delle umbre, costrette a lasciare il passo alle proprie avversarie già dai primi scampoli del terzo periodo.

SOTTO L’ALA DI BLANCA In un avvio all’insegna della grande determinazione è Blanca Quiñonez a rappresentare il riferimento assoluto dei #fiorellinidacciaio in un avvio di grande determinaizone per le rossoblù che vanno avanti di sette sul 4-11 con undici punti tutti dell’ala dell’Ecuador (in una serie di 13), autentico fattore dominante per la categoria. Le perugine provano a riavvicinarsi, ma le magnolie riescono a dare un nuovo strappo di rilievo.

SOPRA E SOTTO Le campobassane ottengono un nuovo massimo vantaggio in avvio di secondo periodo (17-24), ma Perugia si riporta sotto e – complice qualche errore offensivo di troppo sul fronte campobassano – le umbre danno vita ad un parziale di 7-0 che le porta ad impattare a 24. Si entra così in una fase di grande tensione con il quintetto di casa che prova a mettere la testa avanti e, in due circostanze, ha due punti di vantaggio a proprio favore, ma sul finire del tempo le molisane pareggiano nuovamente e, all’intervallo lungo, il punteggio è quello di 33 pari.

RIENTRO IMPERIALE Il ritorno dagli spogliatoi delle magnolie è di assoluto spessore con un parziale di 13-0 che potrebbe spaccare in due la contesa, anche perché la difesa campobassana è asfissiante (con un pressing molto serrato le umbre commettono anche infrazione di otto secondi e non riescono a trovare il tiro in più di un’azione facendo scadere il tempo e mettendo a segno appena nove punti, di cui solo tre nei primi otto minuti). Perugia prova a rientrare, ma un ulteriore break di 10-0 delle campobassane (27 punti totali nel quarto) vale il nuovo massimo vantaggio dei #fiorellinidacciaio (36-56) con tripla siderale di Moscarella Contreras. La chiusura del periodo vede le campobassane avanti di sei possessi al 30’ (42-60).

PARATA FINALE Le campobassane proseguono nella loro modalità di azione all’insegna della grande determinazione, mantenendo i venti punti di vantaggio ed anzi ampliandoli a 22 in due circostanze (44-66 prima e 46-68 con canestro poi di Baldassarre). Perugia prova a rientrare, ma Trozzola allontana le umbre con due tiri liberi. Nel prolungato garbage time c’è spazio anche per un canestro di Mascia e per l’assordante festa finale del gruppo di coach Dragonetto (cui si unisce anche Rizzo, costretta a seguire la gara dalla tribuna per la mancata autorizzazione ad andare a referto da parte dei direttori di gara).

Le rossoblù ora saranno chiamate unicamente ad attendere l’avversaria della finale che uscirà dall’altra semifinale tra Civitanova Marche e Senigallia, anche se per le molisane – organico a dodici rotazioni completamente under 18 – invece prima ci sarà il match di spareggio per il titolo interregionale con l’Abruzzo di under 17.

A REFERTO CHIUSO Una gioia – quella delle ragazze – pienamente condivisa dal proprio coach. «Questo gruppo di junior ha giocato ancora una volta un match da squadra senior – l’analisi ex post di coach Francesco Dragonetto – ed è questo l’aspetto che mi piace sottolineare e che mi rende felice. Nel terzo quarto ognuna, chi era in campo e chi in quel momento non si trovava sul parquet, ha dato una mano alla compagna e, col passare dei minuti, chiunque metteva piede sul terreno di gioco dava il suo contributo alla causa collettiva, tant’è che la gioia e gli abbracci di tutte al termine hanno rappresentato una scena davvero intensissima. La chiave di volta? La nostra difesa e l’attacco in ritmo del terzo quarto hanno segnata con forza l’economia del match».