LA MOLISANA MAGNOLIA: CAPOLAVORO ALL’ARENA, PIEGATA LA RESISTENZA DI SESTO SAN GIOVANNI

LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 66

ALLIANZ GEAS SESTO SAN GIOVANNI 63

(12-12, 23-29; 41-40)

CAMPOBASSO: Bonasia 2 (1/7, 0/3), Gorini 17 (5/6, 1/3), Wojta 24 (6/12, 2/3), Ostarello (0/3, 0/2), Tikvić 13 (5/13); Bove (0/1), Marangoni 10 (2/3, 2/2), Quiñonez, Amatori. Ne: Egwoh e Falbo. All.: Sabatelli.

SESTO SAN GIOVANNI: Verona 13 (2/9, 2/9), Panzera 9 (2/6, 1/4), Gilli 4 (1/2, 0/2), Oroszova 2 (0/2, 0/4), Graves 15 (5/10, 0/1); Dotto C. 11 (2/3, 1/3), Ercoli 4 (2/4), Crudo 5 (1/3, 1/1). Ne: Arturi, Ronchi e Merisio. All.: Zanotti.

ARBITRI: Moretti (Perugia), Frosolini (Grosseto) e Bartolini (Pesaro Urbino).

NOTE: uscita per cinque falli Marangoni (Campobasso). Fallo antisportivo a Panzera (Sesto San Giovanni). Tiri liberi: Campobasso 13/16; Sesto San Giovanni 18/22. Rimbalzi: Campobasso 38 (Tikvić 10); Sesto San Giovanni 39 (Graves 14). Assist: Campobasso 13 (Wojta 4); Sesto San Giovanni 8 (Graves 3). Progressione punteggio: 4-4 (5’), 16-23 (15’), 31-34 (25’), 55-55 (35’). Massimo vantaggio: Campobasso 4 (44-40); Sesto San Giovanni 9 (23-32).

 

La sintesi del grande lavoro fatto in queste settimane, il primo exploit contro una squadra in zona playoff, evidente segnale delle qualità di un gruppo capace di dire la sua contro qualsiasi avversaria. La Molisana Magnolia Campobasso si regala un match di grande sostanza, cuore ed applicazione e – sul parquet amico dell’Arena – non lascia scampo al Sesto San Giovanni quinto della classe al termine di una gara molto tirata, dettaglio che (soprattutto tra i sostenitori rossoblù) rende sempre più d’attualità l’interrogativo su quello che sarebbe potuto essere il percorso dei #fioridacciaio al netto dei tanti infortuni e dei contrattempi che hanno segnato la stagione d’esordio nella Techfind Serie A1 delle molisane.

EQUILIBRIO ASSOLUTO In una gara dominata dal lavoro delle due difese, gli attacchi delle due contendenti latitano nel primo periodo. Graves prova ad essere il centro gravitazionale delle iniziative ospiti, ma Tikvić, Wojta e Gorini scrivono un primo break a favore delle rossoblù (6-0 per il 6-4). Si procede all’insegna dell’equilibrio con le magnolie che provano a fuggire, ma le lombarde sempre lì sul pezzo sino al 12 pari registrato sul tabellone luminoso al 10’.

ANDAMENTO DIESEL Un parziale aperto di 7-0 a cavallo tra primo e secondo periodo pare lanciare le lombarde, ma Wojta e Gorini tengono a galla le magnolie che arrivano a dover fare i conti anche con sette lunghezze di svantaggio. Qui a suonare la carica è Sofia Marangoni. La play-guardia veronese, nuovo capitano delle rossoblù in questa fase con Carolina Sanchez in Argentina, dimostra di apprezzare pienamente le responsabilità del ruolo e mette a segno cinque punti in successione, che riportano le rossoblù sino al -2. Un altro 6-0 ospite potrebbe destabilizzare i #fioridacciaio, ma Tikvić, dai liberi, riporta a due i possessi di distacco (23-29) all’intervallo lungo.

COPIONE CONSOLIDATO Il rientro dagli spogliatoi delle campobassane è in linea con gli standard del nuovo anno, nonostante in avvio, con una tripla di Verona, le ospiti arrivano al massimo vantaggio di serata. È Wojta a suonare la riscossa. L’ala statunitense si carica l’attacco sulle spalle e, spalleggiata da Gorini, scrive un break di 14-5  con cui le rossoblù arrivano a prendere un possesso pieno di vantaggio sul 37-34. Gilli e Dotto provano a riavvicinare le ospiti, ma è Bonasia a ricacciarle dietro con una bella iniziativa con una sola lunghezza a dividere le antagoniste al 30’ (41-40).

ATTACCHI IN VISTA Dopo una gara dominata dalle difese, l’ultimo quarto finisce con l’essere il regno degli attacchi. La tripla di Gorini – tra le quattro magnolie in doppia cifra al termine – apre una sequenza di ben sette conclusioni (tre sul fronte di casa, quattro sul versante ospite) a segno dall’arco dei tre punti tra le due antagoniste. Wojta lancia le magnolie in orbita, ma Graves prova ad invertire la rotta. Tikvić, poi Marangoni, al suo decimo punto, e Wojta con una tripla provano a consegnare l’inerzia dalla parte rossoblù con Sesto San Giovanni che prova a riportarsi costantemente sotto. Panzera, a cronometro fermo, sigla l’ultimo sorpasso ospite, ma una Tikvić rapace d’area (doppia doppia per la totem croata con tredici punti e dieci rimbalzi) e Wojta (top scorer del match a quota 24) dalla linea dei liberi firmano con forza un referto rosa sigillato dalla stoppata da applausi di Ostarello sulla tripla di Verona.

ENTUSIASMO EX POST A referto chiuso, il coach delle campobassane Mimmo Sabatelli non nasconde il suo entusiasmo per due punti di tutta sostanza.

«Sono felice di questo exploit – argomenta – che ci ripaga del grande lavoro portato avanti in queste settimane. La gara? La partenza è stata contratta, mancava fluidità in attacco, mentre la difesa era ben presente. Negli spogliatoi ho chiesto alle ragazze di provare a giocare sui due lati del campo e non solo in una parte e siamo riusciti ad essere più intensi tra terzo e quarto periodo, portando a casa il successo».

Un exploit figlio del lavoro di tutte e nove le rotazioni scese in campo ed anche di quelle che hanno sostenuto le proprie compagne dalla panchina. «Tutte ci hanno messo la massima attenzione sui dettagli e lo si è visto da quello che hanno fatto sul parquet, eseguendo quanto era stato loro richiesto. E non posso che essere orgoglioso degli esiti».

Con quattro gare ancora da disputare per concludere la regular season, il mantra, in casa campobassana, non muta minimamente.

«Dopo la gara di Battipaglia – aggiunge Sabatelli – ci siamo detti che il nostro imperativo deve essere proiettato su una gara alla volta. Proprio da quello che è stato il punto meno felice del nostro torneo, è venuta fuori una coesione ancora più evidente e questo ci fa godere ancor di più questi due punti per farci proiettare sulle prossime fermate che ci attendono, senza abbassare mai la guardia».

Glissando poi sull’interrogativo del momento nel capoluogo di regione: «Stiamo dimostrando che, al completo, potevamo giocarcela con chiunque ed è questa l’unica certezza. Il resto è, a tutti gli effetti, unicamente un’ipotesi scolastica».

DESTINAZIONE VENETA Dalla loro, ora, le campobassane sono pronte a proiettarsi sulla trasferta di domenica a San Martino di Lupari, gara dal sapore speciale, in casa rossoblù, per Samantha Ostarello, ex di giornata al pari dell’ala Giulia Ciavarella tra le venete.