LA MAGNOLIA INGRANA LA QUINTA: LE CAMPOBASSANE SUPERANO ANCHE IL CUS CAGLIARI

LA MOLISANA MAGNOLIA CAMPOBASSO 59
CUS CAGLIARI 52
(11-17, 28-33; 42-36)
CAMPOBASSO: Marangoni 3 (0/6, 1/3), Di Gregorio 2 (1/2, 0/3), Mancinelli 16 (5/12, 1/3), Bove 16 (5/12, 1/3), Di Costanzo; Porcu 4 (2/2, 0/3), Sanchez 7 (2/4, 1/3), Mašić 10 (3/6, 1/4), Amatori, Chrysanthidou 1. Ne: Sammartino e Falbo. All.: Sabatelli.
CAGLIARI: Striulli 10 (3/7, 1/4), Niola 4 (2/3, 0/2), Landi 8 (1/3, 2/4), Caldaro 6 (2/5), Ljubenovic 11 (1/3, 2/6); Novati 3 (0/2, 1/3), Saias 7 (2/6, 1/2), Puggioni 3 (1/3 da 3), Madeddu (0/2). Ne: Serra. All.: Xaxa.
ARBITRI: Picchi (Frosinone) e Silvestri (Roma).
NOTE: presente nel parterre il commissario tecnico dell’Italbasket rosa Andrea Capobianco. Infortunio (distorsione alla caviglia destra) al 39’44” per Niola (Cagliari), non più rientrata. Tiri liberi: Campobasso 8/15; Cagliari 6/20. Rimbalzi: Campobasso 44 (Bove 9); Cagliari 38 (Landi 11). Assist: Campobasso 16 (Porcu 4); Cagliari 11 (Landi e Ljubenovic 3). Progressione punteggio: 4-12 (5’),17-23 (15’), 35-33 (25’), 50-45 (35’). Massimo vantaggio: Campobasso 10 (55-45); Cagliari 9 (17-26).

Cambia la prospettiva cagliaritana (dalla Virtus in Sardegna al Cus tra le mura amiche del PalaVazzieri), ma non cambia il colore del referto – ossia il rosa – per La Molisana Magnolia Campobasso. Le rossoblù si confermano leader del girone Sud del torneo di A2 femminile e, pur con una gara fatta, nella fase centrale dei primi due quarti, di grande sofferenza, riescono ad emergere dopo l’intervallo lungo e conquistano i due punti arrivando a quota dieci in classifica e mostrando, durante il terzo periodo, una difesa asfissiante unita ad un attacco efficace.

SEGNALI INFAUSTI Nella serata che segna l’esordio dell’ultimo innesto Mia Mašić (anche la croata chiuderà in doppia cifra, andandosi ad unire alle top scorer Bove e Mancinelli, attestatesi entrambe a quota sedici) e di fronte agli occhi del commissario tecnico della nazionale italiana in rosa, il venafrano Andrea Capobianco, le rossoblù partono anche con determinazione (4-1), salvo poi subire un controparziale di 11-0 sino a metà periodo che pare incrinare più di qualche certezza. Mancinelli e Bove provano a suonare la carica, ma le cagliaritane hanno due possessi di margine a proprio favore (11-17) a fine quarto.

FUORI DAL PANTANO La tensione attanaglia le rossoblù (i primi cinque tiri di Mašić vengono sputati dal ferro) e così il quintetto sardo arriva sino al +9 del 17-26. Il fattore M (Mancinelli e Mašić) ed il tiro libero di Chrysanthidou riportano sotto le rossoblù (26-30). A quel punto la tripla di Ljubenovic per le ospiti ed il fruttuoso viaggio in lunetta di Bove completano lo score all’altezza dell’intervallo lungo (28-33).

RIENTRO MERAVIGLIOSO Coach Sabatelli arringa le sue negli spogliatoi ed il rientro delle magnolie stritola le cagliaritane. Sanchez e Marangoni siglano in pareggio a 33, poi Porcu e quattro punti di Mašić vanno a completare un parziale di 13-0 a cavallo dei due quarti che spacca la contesa. Una tripla di Puggioni (unico canestro ospite arrivato, peraltro, dopo oltre sette minuti del periodo) è lo strenuo tentativo isolano di rientrare in gara, ma l’inerzia è ormai nelle mani dei #fioridacciaio che, con i due punti di Bove, mettono tra loro e le avversarie sei punti di margine al 30’ (42-36).

SOSTANZA ROSSOBLÙ La tripla di Sanchez in avvio di ultimo periodo dà un primo scossone forte (45-38), poi Mancinelli ed un altro canestro dall’arco dei sei metri e settantacinque centimetri di Emilia Bove porta con sé il +10 (55-45) che sa di chiusura della contesa. Cagliari prova a giocarsi tutte le sue chance, ma finisce per sbattere contro l’energia di Mancinelli, che scrive la parola fine sul match.

LA DISAMINA DI SABATELLI «L’avvio è stato all’insegna della tensione – analizza a referto chiuso il coach delle rossoblù Mimmo Sabatelli – perché probabilmente abbiamo patitto un po’ troppo la pressione. Però, nel terzo quarto, questo gruppo ha dimostrato che quando è sereno e riesce a giocare in scioltezza può ottenere qualsiasi risultato. L’importante è avere pazienza e giocare come sappiamo. In effetti, nelle partite in casa c’è il rischio di avere tutto da perdere con il pallone che finisce per pesare maggiormente, mentre le nostre avversarie sono scese sul parquet con grande tranquillità, senza alcuna tensione. Dobbiamo continuare a lavorare su quest’aspetto nella consapevolezza che le nostre qualità possono consentirci di affrontare al meglio le situazioni».
Poi, in merito alla prova dell’ultima arrivata Mašić, aggiunge: «Ha cercato di entrare subito in partita, prendendosi i suoi tiri. Gli ulteriori giorni di lavoro con le compagne serviranno anche a lei per inserirsi sempre più, e meglio, nei meccanismi».

ANCORA VAZZIERI Per le magnolie, ora, la prospettiva sarà quella di un’altra esibizione davanti al pubblico amico: sabato – con palla a due nel canonico orario delle 18.30 – arriverà il neopromosso quintetto di Ariano Irpino, tra le rivelazioni di quest’avvio di stagione, in una gara dal sapore speciale per due elementi del roster rossoblù: la lunga argentina Carolina Sanchez e l’esterna perugina Elisa Mancinelli.