DIARIO DI BORDO MAGNOLIA: OPERATIVITÀ A TUTTO TONDO SU SVARIARTI FRONTI

Un cammino interrotto bruscamente, a fine febbraio, a causa della pandemia da Covid-19, ma, di fatto, un itinerario proseguito senza soluzione di continuità ed animato, nuovamente, dall’annuncio del primo colpo di mercato in vista della stagione 2020/21.
Davanti a sé lo staff dirigenziale della Magnolia Campobasso affronta la quarta tappa di un viaggio che, sinora, ha regalato un entusiasmo crescente e la certezza di un progetto che ha saputo catalizzare le attenzioni non solo del territorio cittadino, ma più in generale dell’intera regione con la prospettiva di poter divenire un polo aggregatore per tutto il movimento cestistico centromeridionale.

SODDISFAZIONI PREGRESSE Sensazioni ben chiare ad Antonella Palmieri, presidente del club rossoblù, pronta a stilare, con grande attenzione, un diario di bordo che, necessariamente, prende le mosse dal torneo 2019/20.
«Siamo ovviamente molto soddisfatti di quanto fatto nella scorsa stagione. Ci sarebbe piaciuto poter concludere sul campo e giocarci sino in fondo le nostre chance in considerazione di un percorso che ci vedeva, sino a quel momento, al vertice. Avevamo avuto risposte all’insegna della consapevolezza, il che ci ha reso assolutamente soddisfatti dei riscontri ottenuti e di come la squadra ha saputo affrontare, sul parquet, tutti i momenti, sia quelli felici che qualche battuta d’arresto intercorsa».

GIANO BIFRONTE Così, in prospettiva di quello che sarà, la Magnolia Campobasso è di fronte ad un bivio: da un lato un’A1 richiesta tramite riposizionamento, in forza di un diritto sportivo conquistato sul campo complice un primato figlio dei riscontri della classifica ‘cristallizzata’, dall’altro l’A2 che è il torneo di riferimento attuale dei #fioridacciaio in virtù della sospensione dei meccanismi di promozione e retrocessione.
«Il progetto societario prevedeva un ulteriore step – aggiunge Palmieri – con ambizioni ben precise per il torneo 2019/20 che avrebbe dovuto portare con sé ad un salto di categoria che si sarebbe voluto centrare sul campo. Ora siamo in una situazione particolare, venutasi a creare a causa della pandemia. Ma se, nel passato torneo, nonostante le richieste ricevute a livello di Lega e Federazione, abbiamo deciso di non procedere al ‘salto di categoria’ in virtù del percorso interrotto durante i playoff, nell’attuale, in virtù del primato in classifica, abbiamo valutato tutta la situazione, consapevoli che, a fronte della leadership nel nostro girone (quello Sud di A2, ndr), avevamo il pieno diritto di formulare una simile richiesta. Siamo, però, tuttora in una situazione fluida, non avendo al momento un quadro chiaro davanti. Sappiamo che le difficoltà sono tante e le priorità differenti, tuttavia una scadenza dei desiderata per i singoli club in rosa fissata al 30 giugno (due settimane dopo il termine ultimo previsto per il maschile) finisce per dilatare oltremisura i tempi delle operazioni di avvicinamento al campionato. Da parte nostra continuiamo a lavorare cercando di muoverci con equilibrio sui due binari paralleli, ma a fronte di questo termine ultimo riteniamo che, pur nella consapevolezza delle difficoltà del momento, riuscire ad avere una posizione più definita delle prospettive e richiedere delle risposte più tempestive rappresenterebbe l’occasione per meglio pianificare ed organizzare in qualche modo il futuro».

MASSIMO EQUILIBRIO Proprio per questo il club è sempre vigile sul mercato, cogliendo, come nel caso dell’arrivo della playmaker Valentina Bonasia, le occasioni che si sono presentate di fronte.
«Dare risposte tempestive – aggiunge Palmieri – è il modo per avere il giusto equilibrio e restare competitivi proseguendo nel percorso di crescita che possa continuare a regalare alla città ed all’intero territorio regionale altri momenti di orgoglio sportivo».

APPELLO ISTITUZIONALE Risposte tempestive, mantra di quest’avvio di stagione in casa rossoblù, al centro delle considerazioni anche in termini di impiantistica sportiva e di attenzioni, sul tema, da parte delle istituzioni territoriali.
«È ovvio che, attualmente, l’orizzonte non è dei più chiari circa la ripresa, soprattutto relativamente alla presenza o meno di pubblico nelle strutture. Più in generale – discetta ancora la stessa Palmieri – speriamo che le istituzioni locali (regionali, provinciali e comunali) continuino a supportarci e a comprendere le qualità del progetto non finalizzato esclusivamente alla predisposizione di un roster senior di alta gamma, quanto piuttosto nel creare un movimento non solo nel basket, ma nello sport più in generale e, al tempo stesso, nel tessuto sociale, così da regalare un sogno ai giovani nel contesto in cui ci troviamo, facendo sì che le strutture siano fruibili per le esigenze dell’azione sportiva del nostro team».

CAMPOBASSO, MOLISE Una linea di intenti, quella rossoblù, che – col passare delle stagioni – ha ampliato il proprio raggio d’interesse, partendo cioè da Campobasso per abbracciare in corso d’opera l’intero Molise espandendosi poi, più in generale, nelle regioni al di sotto del Tevere.
«Il nostro era un sogno di sportivi (ed amici) appassionati – chiosa Palmieri – che ha assunto sempre più presa andando avanti e rendendoci conto dei risultati ottenuti tramite l’aggregazione. La partecipazione alle nostre attività è cresciuta sempre più ed ha assunto numeri importanti, il che ci ha trasmesso maggiore energia per continuare su questa falsariga prima in città, poi nell’intero territorio regionale ed ora con la prospettiva di poter essere riferimento anche nei territori circostanti il Molise. Questo step è uno stimolo che rappresenta una sorta di proposta per il bene di tutto il movimento. Del resto, quando un qualcosa si fa con impegno, serietà e professionalità, le persone comprendono più concretamente la valenza del progetto e tutto questo si traduce in entusiasmo, tanto più quando contemporaneamente arrivano anche i risultati».